COMUNITA’ sLOW FOOD MARTINA FRANCA
“Valle D’Itria la culla dei salumi.”
La condivisione dello stesso stile di vita, la cultura, il rispetto per il territorio, ha spinto i più importanti produttori della zona, che da anni svolgevano il proprio lavoro in linea con le tradizioni a creare una filiera che unisca tutti gli allevatori in un’unica associazione: la “Comunità Slow Food Martina Franca per la Valorizzazione della Filiera del Suino Nero” con l’obbiettivo di preservare le biodiversità locali che altrimenti sarebbero destinate a scomparire.
L’alimentazione e la qualità di vita degli animali rappresentano le fondamenta per il successo dei salumi pugliesi.
“Pulito, buono e giusto” tre parole che costituiscono i piloni della vera qualità alimentare della filosofia slow food.
Il cibo prodotto e consumato deve prestare attenzione alle sue qualità organolettiche senza tralasciare le sue origini e tradizioni culturali.
Nel nostro caso il prodotto è frutto di un’agricoltura sostenibile nel massimo rispetto del territorio, del benessere del produttore e del consumatore e soprattutto del prodotto stesso.
La comunità rappresenta un sodalizio volontario d’imprenditori agricoli e trasformatori della carne di suino il cui obbiettivo è preservare l’unicità delle razze autoctone esistenti nel nostro territorio e la diffusione attraverso sistemi di crescita e alimentazione di tipo semi brado.
A partire dal modo in cui si produce e si consuma il cibo, l’intero lavoro viene svolto nel rispetto delle persone, della giustizia sociale, nel rispetto dell’ambiente e di tutti gli esseri viventi.
Il suino nero pugliese antica razza autoctona grazie alle sue peculiarità costituisce un patrimonio unico sotto il profilo culturale, sociale, biologico ed economico.
Dalle sue carni si ottengono prodotti di salumeria caratterizzate da proprietà ben distinguibili dai altri prodotti ottenuti da altre razze suine.
Nella Masseria Pezze Mammarelle i ritmi insostenibili della globalizzazione sono banditi al pari degli additivi. Qui si vuole portare avanti un cambiamento etico che difende il patrimonio culturale degli antenati norcini. La salute dei consumatori e degli animali rappresentano due delle più importanti prerogative della nostra impresa.
“Mangiare significa star bene” perché il cibo buono è un diritto intangibile di tutti che definisce la qualità di vita delle persone che sta alla base della loro cultura e identità.
Il diritto al piacere diventa la pietra filosofale del Slow Food che prevede:
Ogni prodotto SLOW FOOD è previsto di un’etichetta narrante che ci permette di comprendere: la sua storia, chi lo ha prodotto, il territorio di provenienza e la sua biodiversità, l’allevamento, i processi di lavorazione e il benessere degli animali nel territorio dove è stato prodotto.
In base a quanto affermato dal Decreto Legislativo n 52 del 11 maggio 2018, il suino nero pugliese deve far parte di programmi di conservazione genetica approvati dal Ministero delle Politiche agricole e forestali ministeriali e sottoposti a controllo mediante attenti disciplinari.
All’interno della Masseria Pezze Mammarelle si allevano verri e scrofe per un totale di circa 400 soggetti al pascolo. La razza si adatta bene al territorio circostante e rappresenta garanzia di genuinità della carne in quanto si tratta di soggetti che non si ammalano, grazie al costante controllo genetico.
Il nostro progetto è quello di valorizzare questa filiera e promuovere un cambiamento di mentalità nelle azioni dei consumatori. Vogliamo far comprendere che al momento dell’acquisto di un prodotto bisogna conoscere chi lo ha allevato e dove è stato allevato.
La carne non deve essere solo un prodotto di consumo massivo ma deve spingere il consumatore ad interrogarsi sulle caratteristiche di quello che si propone.
Filiera corta